Grazie a un andamento vendemmiale decisamente favorevole, caratterizzato da piovosità nella norma a fine primavera e da un’estate molto calda, l’annata 2015 del nostro Bardolino Classico presenta un profilo sensoriale davvero piacevole e identitario!
Dal colore rubino con riflessi ancora violacei, al naso sprigiona amarene e lamponi, con lievi cenni di liquirizia e spezie; il sorso è gradevolmente snello e beverino, retto da una finissima trama tannica e da un’accattivante pungenza sul finale.
Una beva succosa e croccante, fresca e persistente, che svetta in abbinamento alle lasagne al ragù, alla pasta ai fagioli, a carni bianche e al tipico bollito veronese. Ben si accosta anche ad alcuni pesci grassi di lago: risotto con la tinca e anguilla alla griglia. Tradizione vuole che lo si abbini a uno tra i più tipici piatti veneti: polenta e baccalà (stoccafisso). Uscendo un po’ dai canoni, si può assaggiare con il cous cous, sia di verdure e pesce sia di carne.
Piccola nota storica: pur se già gli antichi romani coltivavano la vite nell'area di produzione del Bardolino, le prime documentazioni scritte risalgono all’Alto Medioevo, quando le istituzioni religiose incentivarono lo sviluppo agricolo del territorio. A inizio '800 compare il nome di Bardolino inteso come vino.
Nel 1969, anno in cui viene costituito il Consorzio di tutela del vino Bardolino Doc, Luigi Veronelli descrive il Bardolino – già da lui definito anni addietro “simpatico” - come un vino dal colore “rosso rubino trasparente e gioioso, brillante, dal bouquet tenue, che conserva una vinosità fatta elegante e dal sapore asciutto e leggero, dotato di una sottile sapidità”.
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